Padova, buona la prima!

Domenica 25 marzo è iniziata ufficialmente (e finalmente!) la mia stagione ciclistica 2018. Un po' in ritardo rispetto agli ultimi tre anni, ma come debutto è stato davvero soddisfacente! Fare più di due ore di auto per gareggiare nella Granfondo Città di Padova, quando a pochi km da casa c'era un'altra granfondo non è stata una scelta facile, ma alla fine si è rivelata una validissima decisione. Ottima organizzazione ma soprattutto strade che sembravano perfette in confronto a quelle del pavese della Granfondo di Sant'Angelo Lodigiano. Ed i pochi pericoli presenti erano segnalati e presidiati magistralmente. Manifestazione che secondo il mio parere si merita quindi a pieno titolo l'ingresso nel Prestigio 2018. Unica cosa che personalmente cambierei è la partenza. Io non amo le partenze controllate a prescindere ma capisco che a volte per questioni di sicurezza possono essere necessarie per uno o due km: in questo caso circa 10 km a velocità controllata sono stati secondo me esagerati per spostarsi fino Abano Terme, dove dopo pochi minuti con il piede a terra siamo partiti definitivamente. Troppi ciclisti non capiscono che dovrebbe essere solo un trasferimento e guadagnano posizioni nel gruppo prendendo rischi esagerati e inutili. Questa volta non avevo nessuna particolare ambizione di classifica, soprattutto essendo la mia prima prova del Prestigio, quindi gentilmente facevo passare un po' tutti sorridendo. Ma poi trovare il cosiddetto "tappo" alla prima salitella mi ha fatto un po' girare... gli ammennicoli. Amen, poi mi sono divertito comunque come un matto facendo il mio ritmo in salita e in pianura. Un po' meno in discesa, dove non ho ancora tanta confidenza con le ruote in carbonio! Alla fine 101° posto su poco meno di 900 finisher del percorso lungo, quindi abbastanza soddisfatto. Devo ringraziare il tizio con l'antivento giallo-fluo che scendendo da Rovolon mi ha consigliato di non perder le ruote del gruppetto davanti perché poi ci sarebbe stato un lungo tratto di pianura in cui avrebbe fatto comodo non restare da soli. Del percorso ci sono inoltre da segnalare quei due-tre muri con pendenze superiori al 15% che io per fortuna ho affrontato senza crampi ma vedevo non esser stato lo stesso per altri ciclisti.





Ed infine un mega piatto servito al pasta-party finale, con pasta con sugo e ragù, fritto misto, patatine fritte, pane, birra e caffè. Forse non un piatto per gli attenti alla linea, ma per chi affronta questi eventi solo per concedersi qualche sfizio.




Quindi come valutazione finale direi: bella manifestazione consigliatissima a tutti! Grazie Padova e prossima tappa si va al lago: 8 aprile a Desenzano del Garda per la Granfondo Colnago.