La nostra vacanza in Irlanda - Parte 2: da Galway a Dublino passando dall'Irlanda del Nord


Dopo aver attraversato la parte Sud dell'Irlanda, questa è la seconda parte del nostro viaggio on the road, continuando sulla Wild Atlantic Way, la suggestiva strada che costeggia l'Oceano Atlantico, prima di percorrere la Causeway Costal Route, la strada panoramica che collega Londonderry a Belfast.


14 agosto - Da Galway a Sligo
Abbiamo dedicato la mattina alla visita di Galway, passando prima dalla recente cattedrale, la "Cathedral of Our Lady Assumed into Heaven and St Nicholas, (costruita negli anni '50), quindi dalla prestigiosa Università Nazionale d'Irlanda e, prima di rimetterci in macchina, abbiamo percorso le commerciali vie del centro, animate da tanti musicisti di strada nonostante la pioggia.









Siamo quindi ripartiti in tarda mattinata in direzione dell'Abbazia di Kylemore, nel Parco del Connemara. Per raggiungerla abbiamo attraversato buona parte di questo suggestivo territorio selvaggio, costituito da grandi torbiere, con colline, piccoli fiumi, stagni e laghi di varie dimensioni, dove l'unica costante è la presenza di pecore!







Per quanto riguarda l'abbazia, ora abitata da monache benedettine, ha un passato abbastanza particolare ed il museo creatovi al suo interno ne ripercorre bene la storia. L'edificio principale ed il grande e curato giardino vittoriano furono costruiti nel 1865 dal finanziere e parlamentare inglese Mitchell Henry per farne la propria dimora in quanto la moglie Margaret, durante il loro viaggio di nozze in Irlanda, si era perdutamente innamorata di questo paesaggio. Pochi anni dopo, durante un viaggio in Egitto, la donna si ammalò e morì. L'uomo decise quindi di costruire la chiesetta neogotica in suo ricordo con tantissimi graziosi dettagli, come la sostituzione dei volti minacciosi dei Gargoyles con volti sorridenti di angeli e la raffigurazione su una delle vetrate delle cinque grazie: la forza d’animo, la fede, la carità, la speranza e la castità. Ora la coppia giace fianco a fianco proprio in questa chiesetta.









Nel tardo pomeriggio siamo ripartiti verso il Markree Castle Hotel, nei pressi di Sligo. Dopo esserci adattati ad appartamenti, ostelli e case per studenti non sempre raccomandabili, per una sera ci siamo infatti concessi il lusso di dormire in un castello irlandese!






15 agosto - Da Sligo a Londonderry
La reception ci aveva indicato che potevamo visitare liberamente qualsiasi parte del castello: quindi, dopo una abbondante colazione irlandese, abbiamo passato qualche ora tra le lussuose stanze e nel grande giardino, dove un bellissimo cucciolo di alano irlandese accoglie i turisti da circa sei mesi.
















Grazie anche al bel sole, ci siamo proprio goduti il momento. Anche se ci sarebbe piaciuto trascorrere più tempo in questo affascinante luogo, abbiamo ripreso il nostro viaggio verso nord. La tappa successiva erano le Slieve League Cliffs, nella regione del Donegal: queste alte panoramiche scogliere, con un'altezza di oltre 600 metri, risultano essere le più alte d'Europa. A differenza del più famose Cliffs of Moher visitate precedentemente, queste alte rocce scivolano verso il mare in modo un po' più lieve e le loro cime sono quasi sempre nascoste da basse nuvole, rivelandosi solo in parte ai turisti.







In seguito abbiamo raggiungo le Assaranca Waterfall, per qualche foto a queste caratteristiche cascate che esaltano il colore scuro dell'acqua formando una schiuma giallastra. Come praticamente qualsiasi corso fluviale irlandese, questo è dovuto dalla grande presenza di torba su tutto il territorio, ma la nostra simpatica teoria è stata un'altra: in Irlanda ci sono delle sorgenti di Guinness!




Prima di dirigerci verso Londonderry, ci siamo avventurati sulla panoramica strada che porta al Fanad Head Lighthouse, un faro costruito a seguito di uno sfortunato naufragio avvenuto in queste acque dal quale pare essersi salvato solo... un pappagallo!







Dopo due ore di auto siamo arrivati a Londonderry, città sul confine tra Irlanda e Irlanda del Nord, diventata famosa per numerosi scontri tra le due fazioni. Purtroppo avevamo scelto un appartamento in una zona che non sembrava del tutto sicura e, alla vista di vari ubriachi molesti anche nella zona un po' più centrale, abbiamo deciso di fare una visita repentina solo di una piccola parte della caratteristica cinta muraria della città.





16 agosto - Da Londonderry a Belfast
Se avessimo avuto un po' più tempo, sarebbe stato interessante visitare meglio e con più tranquillità Londonderry, ma per venerdì 16 agosto avevamo in programma già tante tappe e tempi ristretti. Abbandonata la Wild Atlantic Way, abbiamo iniziato a percorre l'altra famosa panoramica strada irlandese, la Causeway Coastal Route. Avevamo scelto di visitare per primo il National Trust Carrick-a-Rede perché, grazie al consiglio di alcuni italiani incontati la sera prima, avevamo prenotato online il primo ingresso mattutino per evitare le lunghe code che si formano durante la giornata. Si tratta una passeggiata panoramica sulle scogliere che culmina in un passaggio su un ponte di corda (di circa 18 metri sospeso a 25 metri sopra il mare) per raggiungere una piccola isola rocciosa. Ora è una delle principali attrazioni dell'Irlanda del Nord, ma un tempo era un luogo importante per i pescatori di salmoni atlantici, in quanto si trova proprio sulla rotta migratoria di questi pesci, che tornano annualmente a depositare le uova nel fiume natale.







La tappa successiva prevedeva di tornare indietro di qualche chilometro, fino al Giant's Causeway, il cosiddetto Selciato del gigante o Sentiero del gigante. Si tratta di una parte della costa, diventata negli ultimi anni Riserva naturale nazionale e Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, in cui affiorano dal mare migliaia di colonne di basalto di varie dimensioni e con forme abbastanza regolari, quasi a formare una lunga scalinata. La loro origine ufficiale è di circa 60 milioni di anni fa, a seguito delle eruzioni vulcaniche che diedero vita al distaccamento delle terre del Nord America da quelle Europee. Ma uno scenario così particolare non poteva che dare vita a numerose leggende, la maggior parte legate alla rivalità tra il gigante irlandese Finn McCool e quello scozzese Benandonner, in quanto simili formazioni rocciose sono presenti sulla costa dell'isola di Staffa, in Scozia. La più famosa, e quella che trovo più simpatica, è quella secondo il quale Finn fece costruire questo sentiero per far arrivare Benandonner in Irlanda e sconfiggerlo sul proprio terreno. Viste però le dimensioni del rivale scozzese, corse in ritirata e convinse la moglie a vestirlo da bambino coprendolo con un drappo. Con astuzia la moglie riuscì a far credere al gigante scozzese che quello fosse solo il figlio piccolo della coppia. Il gigante Benandonner le credette e, vedendo le dimensioni del bambino, pensò che il padre doveva essere molto più enorme di lui e quindi scappò verso la Scozia distruggendo il sentiero alle sue spalle per evitare di esser inseguito.







A pochi minuti di auto, siamo passati nei pressi del Dunluce Castle, un maniero in rovina sulle scogliere della costa settentrionale dell'Irlanda del Nord utilizzato come set nella serie "Il Trono di Spade" per riprodurre la roccaforte di Pyke, il castello della Casata dei Greyjoy dal quale dominano le Isole di Ferro.





Avventurandoci verso l'interno dell'Irlanda del Nord, ci siamo diretti verso la famosa "The Dark Hedges", la fiabesca strada alberata anch'essa utilizzato come set per alcune scene di "Game of Thrones". Questo viale di faggi centenari fu voluto dalla famiglia Stuart intorno al 1750 per affascinare i visitatori della tenuta mentre si avvicinavamo alla loro villa, la Gracehill House. Nel corso degli anni gli alberi che ornano i lati della strada si sono letteralmente curvati verso l'interno e, intrecciandosi tra loro, hanno creato questo spettrale passaggio. In seguito, luci e ombre hanno dato vita a leggende di spettri e fantasmi, come quello di Grey Lady che pare appaia tra gli alberi durante le ore del tramonto, quando questo luogo assume un aspetto davvero misterioso. Abbiamo percorso buona parte di questa spettacolare via e vi assicuro che le foto rendono solo in parte l'aria mistica che si respirava!







🌳 𝓣𝓱𝓮 𝓓𝓪𝓻𝓴 𝓗𝓮𝓭𝓰𝓮𝓼 🌳 . The Dark Hedges è uno dei punti più fotografati bell'Irlanda del Nord, un angolo magico nei pressi della cittadina di Armoy (tra Ballymoney e Ballycastle), diventato celebre anche grazie alla serie "Il Trono di Spade": è per questo che non potevamo non visitarlo! . Questo viale di faggi centenari fu voluto dalla famiglia Stuart intorno al 1750 per affascinare i visitatori della tenuta mentre si avvicinavamo alla loro villa, la Gracehill House. Nel corso degli anni gli alberi che ornano i lati della strada si sono letteralmente curvati verso l'interno e, intrecciandosi tra loro, hanno creato questo spettrale passaggio. In seguito, luci e ombre hanno dato vita a leggende di spettri e fantasmi, come quello di Grey Lady che pare appaia tra gli alberi durante le ore del tramonto, quando il luogo assume un aspetto davvero misterioso. . Abbiamo percorso buona parte di questa spettacolare via e vi assicuro che le foto rendono solo in parte l'aria mistica che si respira! . . . #thedarkhedges #northireland #ireland #irlanda #irlandadelnord #got #gameofthrones #got #iltronodispade #iamtb #travelblogger #turismoirlanda #irlandando #viaggio #tourism #travelling #weareitaliantravellers #gopro #goproit #hero4silver #wanderoo #OWTravelers #Admomondo #🌳 #👻 #⚔

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Dopo un'ora di auto, siamo arrivati puntuali all'appuntamento al "The Gobbins Cliff Path", il percorso guidato su un sentiero panoramico ricavato sulle scogliere che avevamo prenotato online da casa per l'ultimo tour delle ore 17.00. Inizialmente temevamo in qualcosa di abbastanza pericoloso, anche perché sul sito riportano: "The most dramatic walk in Europe". L'obbligo di noleggiare scarponcini alti con protezione della caviglia, il divieto di portare con sé gli zaini e la consegna dei caschetti protettivi ci hanno inizialmente allarmato (Paola in primis...ed io per lei!). Ma poi la paura è andata man mano affievolendosi quando abbiamo capito che si trattava di un percorso totalmente sicuro, costituito da scale e ponti di acciaio che ripercorrono un antico sentiero del 1902 progettato dall'ingegnere ferroviario Berkeley Deane Wise. Durante questa panoramica camminata abbiamo avuto modo di osservare numerose colonie di uccelli, in particolare i nidi dei gabbiani. Speravamo anche di vedere il simpatico "puffin", la pulcinella di mare, ma purtroppo ci hanno segnalato che in questo periodo sono emigrati verso l'Islanda e verso il Canada.










L'ultima tappa di giornata prevedeva di raggiungere la città di Belfast, la capitale dell'Irlanda del Nord, dove abbiamo dormito nell'ennesima casa per studenti.


17 agosto - Da Belfast a Dublino
Abbiamo dedicato buona parte della giornata alla visita di Belfast, partendo prima di tutto dall'imponente City Hall, il simbolico municipio della città. Qui vicino abbiamo trovato la vetrata dedicata alla famiglia Stark di "Game of Thrones". Si tratta della prima di otto vetrate (delle quali pubblico solo l'ultima, in cui si vede chi alla fine riuscirà a conquistare il Trono di Spade.....) che Belfast ha dedicato alla serie televisiva e, vedendo su internet dove erano collocate le altre, abbiamo deciso di seguire totalmente questo percorso in quanto terminava nei pressi del cantiere navale, dove è presente il famoso museo del Titanic, ma dove è stato installato anche un museo itinerante dedicato a "Il Trono di Spade": il percorso delle otto vetrate è stato proprio una bella trovata turistica per portare fino qui tutte le persone, comprese quelle che del museo del Titanic importava poco. Qui abbiamo deciso di dividerci: Manuel e Meme sono andati a veder il museo di GOT, mentre io e le tre donzelle, non potendo visitare il museo principale del Titanic per questioni di tempi ristretti, siamo saliti a bordo della SS Normadic, un'altra delle navi a vapore della White Star Line, che servì come tender tra le altre crociere anche di quella sfortunata del Titanic, trasportando a bordo centinaia di passeggeri di prima e seconda classe da Cherbourg in Francia. Fino al 1974 questa piccola imbarcazione ha continuato la sua attività, venendo anche utilizzata durante la Prima Guerra Mondiale per il trasporto dei soldati americani sulle coste francesi. In seguito fu acquistata per diventare un ristorante lungo la Senna a Parigi. Dopo la chiusura del ristorante, la barca stava diventando letteralmente un relitto ma fortunatamente venne riacquistata dall'Irlanda e adibita a museo. Ovviamente la principale attrazione è il racconto delle tristi storie degli sfortunati passeggeri dell'aprile 1912, tra chi aveva speso una fortuna per cercare nuove opportunità in America e chi aveva ricevuto il biglietto in regalo per andar a trovare lontani parenti.














Ritornando verso la macchina, abbiamo passeggiato tra le vie commerciali di Belfast e, dopo pranzo, ci siamo messi in viaggio verso Dublino, lasciando alle spalle l'Irlanda del Nord. Grazie a Marzia eravamo venuti a conoscenza della grande colonia di daini nel Phoenix Park di Dublino: è uno dei più grandi parchi cittadini recintati d'Europa che nasceva inizialmente come grande territorio incolto concesso dalla Corona ad un ordine religioso medievale (i Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme); nel 1537 venne però loro espropriato da Enrico VIII per diventare tenuta di caccia (da qui l'introduzione di cervi e altri animali da caccia) e solo a metà del '700 divenne parco pubblico, ospitando dal 1830 lo storico Zoo di Dublino (il terzo giardino zoologico più vecchio al mondo). Devo ammettere che siamo stati abbastanza fortunati in quanto, con l'istinto di Meme, siamo riusciti a trovarli abbastanza velocemente. Ormai si vede che sono abituati alla presenza dell'uomo e si avvicinavano alla ricerca di cibo. I cartelli vieterebbero di dar loro carote o altro cibo, ma praticamente chi arriva qui porta sempre qualcosa da mangiare per scattare foto a distanze ravvicinate. Siamo rimasti nel parco fino al tramonto, per fare tante altre foto durante la Golden Hour di uno spettacolare tramonto!














Dopo questo emozionante momento, ci siamo avviati verso il centro di Dublino per una breve passeggiata serale nel quartiere turistico di Temple Bar prima di andare a dormire nell'ennesima casa studenti della nostra vacanza...



18 agosto - Dublino e rientro in Italia
Prima di iniziare il nostro ultimo giorno di visita in Irlanda, avevo deciso di godere per l'ultima volta delle basse temperature di questa latitudine per farmi una corsa un po' più lunga delle precedenti: ne è venuto un ottimo allenamento di circa 15 km ad andatura abbastanza costante per raggiungere il Phoenix Park visitato il giorno prima con le vie praticamente deserte.







Dopo qualche foto al Castello di Dublino (ora sede del Governo Irlandese ma un tempo centro del potere inglese in Irlanda e quindi visto come simbolo dell'occupazione britannica), ci siamo diretti verso l'unico obiettivo della giornata: il Trinity College di Dublino, l'antica università fondata nel 1592 dalla Regina Elisabetta I Tudor. Oltre che per il suo importante ruolo di università blasonata in tutto il mondo, la sua celebrità è dovuta anche agli illustri personaggi che qui si sono laureati, come il primo Presidente donna d'Irlanda Mary Robinson, i famosi scrittori Jonhathan Swift, Oscar Wilde, Bram Stoker (l'autore del celebre Dracula), e il drammaturgo Samuel Beckett (autore di romanzi e di poesie, Premio Nobel per la letteratura nel 1969).






Grande prestigio nell'università è stato assunto dalla biblioteca "Old Library", per la quale avevamo prenotato online l'ingresso delle ore 13.00 per evitare la lunga fila che si forma per la sua visita. Nella libreria è conservato il "Book of Kells", libro considerato un vero e proprio tesoro risalente al IX secolo e contenente i quattro Vangeli del Nuovo Testamento. Si tratta di uno splendido manoscritto miniato, cioè decorato e impreziosito da colori e motivi geometrici, vegetali e animali e un apposito percorso espositivo illustrava tutti i segreti di questa antichissima tecnica. Ma il nostro interesse era focalizzato specialmente per l'affascinante "Long Room", con le due lunghissime file di librerie in quercia e il soffitto con volta a botte, in cui sono conservati oltre 200.000 preziosi volumi oltre alla più antica arpa irlandese, diventata uno dei simboli nazionali, ed una collezione di busti in marmo di grandi filosofi e scrittori del mondo occidentale e di altri uomini collegati al Trinity College.









Dopo questo "bagno di cultura", ultima passeggiata per le strade di Dublino e via verso l'aeroporto: avventura irlandese finita!
Un grazie speciale è d'obbligo agli splendidi compagni di viaggi con il quale stiamo letteralmente girando il mondo ed ora... chissà quale sarà la prossima meta insieme!!!