La nostra vacanza in Irlanda - Parte 1: da Dublino a Galway


Come da tradizione (un anno Italia, un anno "resto del mondo"), dopo Sicilia 2018, questo doveva esser per me e Paola l'anno della vacanza all'estero.
Dopo aver vagliato insieme ai nostri soliti amici Manuel e Flavia alcune diversissime ipotesi, spaziando dall'isola Mauritius alla Norvegia, dal Sud Africa a Cuba, abbiamo deciso di farci trascinare dall'onda di Game of Thrones e di visitare le terre che hanno ispirato la famosa serie "Il Trono di Spade", tratta dai romanzi fantasy di George R. R. Martin. Abbiamo quindi deciso di fare un tour dell'Irlanda e dell'Irlanda del Nord, in quella che è stata la culla della cultura celtica.
Voli prenotati a fine aprile attraverso il portale Momondo e hotel prenotati solo qualche settimana prima della partenza, dopo aver delineato per intero il nostro tour.
Rispetto alle nostre altre vacanze on the road non ho tenuto un vero diario social: mi sono limitato alle storie Instagram e ho deciso di pubblicare un po' di foto solo terminata la vacanza. In questo post voglio però fare un veloce riepilogo di quanto abbiamo visitato,  lasciando ampio spazio alle foto, nella speranza che possa esser d'aiuto a chi vorrà intraprendere un viaggio simile.

8 agosto - Partenza dall'Italia
Siamo partiti da Malpensa la sera di giovedì 8 agosto e, tra ritardo del volo, ritiro bagagli e attesa taxi fuori dall'aeroporto di Dublino, siamo arrivati in hotel verso le 3 di notte. Preciso solo che faceva molto freddo e che pioveva, pioveva tanto! Ma questa è una caratteristica dell'Irlanda: quando più, quando meno, ma piove praticamente tutti i giorni! Lo avevamo messo in conto e così è effettivamente stato e non starò a ribadirlo successivamente. Anzi, sottolineerò i rari momenti di sole!



9 agosto - Dublino
Venerdì era dedicata ad un giro per le vie di Dublino, visitando prima la Christ Church Cathedral, quindi la St. Patrick's Cathedral, proseguendo per il quartiere di Temple Bar, visitando il Museo nazionale d’Irlanda (Archeologia e Storia naturale), attraversando l'Ha'penny Bridge e finendo il nostro tour alla Guinness Storehouse, il museo della storica fabbrica di birra Guinness. Quest'ultimo personalmente è piaciuto molto: ideato molto bene e con tanti spunti interessanti, sia in merito al processo produttivo sia alla centenaria campagna pubblicitaria. Lo consiglio a chi passa da Dublino.











@fabiofelics su Instagram



10 agosto - Da Dublino a Cork
Al sabato si è unita a noi un'altra coppia: Samuele (per tutti Meme), fratello di Manuel, e Marzia, sorella di Flavia, che purtroppo non erano riusciti a partire con il nostro stesso volo. Noleggiata l'auto siamo così ufficialmente partiti per il nostro tour. Da Dublino in un'oretta e mezza siamo arrivati a Kilkenny e, dopo aver fatto un veloce giro per le vie del paese, abbiamo visitato il Kilkenny Castle (grande castello costruito in posizione strategica sul fiume Nore) e l'immenso giardino antistante.






Da qui nel giro di un'oretta siamo giunti a Rock of Cashel (conosciuta anche come Rocca di San Patrizio), antica fortezza costruita dai Celti nel IV secolo su una collina strategica ed ora uno dei siti archeologici più famosi d'Irlanda. Nel 450 Patrick visitò questo luogo predicando il cristianesimo. Secondo una leggenda, riuscì a convertire Aengus, il re dei Celti, utilizzando un trifoglio per spiegare il mistero della Santissima Trinità: da questo episodio che il trifoglio divenne un simbolo dell'Irlanda. Questo è anche uno dei castelli preso come riferimento per alcune scene di Game of Thrones. Forte vento, corvi neri e croci celtiche hanno reso la nostra visita davvero suggestiva, tanto che Meme in pochi minuti ha scritto una bellissima poesia che sperò pubblicherà al più presto sulla interessante pagina Instagram @setteventitre !







In un'altra oretta di auto siamo arrivati Cobh, carina cittadina posta su un'isola ma collegata alla terraferma da vari ponti. Qui si trova un'imponente cattedrale (che al nostro arrivo era però già chiusa) che riusciamo a fotografare da un muretto da via Spy Hill immortalando anche le caratteristiche case colorate, le "Deck of Cards Houses".



Ma la fama di Cobh è dovuta al fatto che per molti anni fu il punto di partenza di numerosi profughi che abbandonavano l'Irlanda in cerca di fortuna negli Stati Uniti. E qui l'11 aprile 1912 attraccò per l'ultima volta il Titanic, prima di affrontare l'Oceano Atlantico nella sua sciagurata crociera. Quel giorno imbarcarono 123 passeggeri, mentre si salvarono in otto: uno, John Coffey si salvò perdendo (fortunatamente per lui) la nave e sette sbarcarono per altri motivi non conosciuti. Nel 1917 fu anche punto di approdo delle prime truppe americane giunte in Europa in aiuto degli alleati.




Dopo mezz'ora di auto abbiamo raggiunto Cork in tarda serata, una città abbastanza grande (seconda solo a Dublino) tanto da esser chiamata anche "La capitale del sud".

11 agosto - Da Cork a Killarney
All'alba mi sono riuscito a concedere una mezz'oretta di corsa, la prima sul suolo irlandese, e sono riuscito a raggiungere la mia cuginetta Doriana che si trovava a Cork per una vacanza studio.
In mattinata abbiamo visitato velocemente Cork e la St. Finbarre's Cathedral e siamo ripartiti in auto, prima visitando solo dall'esterno il Blackrock Castle (che dalle foto ci era sembrato molto più grande di quanto non lo sia realmente) e poi dirigendoci subito verso il Blarney Castle dove sapevamo esserci spesso molti turisti e dove la visita non poteva che esser più approfondita.






Dopo aver affrontato i circa 1200 scalini e dopo qualche minuto di attesa abbiamo dato anche noi il bacio alla famosa Blarney Stone, o "Pietra dell'Eloquenza", che secondo la tradizione, se baciata in una posizione abbastanza bizzarra (sdraiati sulla schiena con la testa all'indietro a penzoloni), darebbe il dono dell'eloquenza e della dialettica... ma sinceramente noi non è che abbiamo visto chissà quali miglioramenti! Prima di ripartire abbiamo percorso alcuni sentieri del grande parco che circonda il castello, partendo dal giardino delle piante velenose, arrivando ad un boschetto davvero caratteristico, passando dalla "caverna della strega" e finendo con i "gradini dei desideri", una scalinata dentro la roccia che secondo la leggenda realizzerebbe i desideri di chi la percorrere prima in un senso e poi nell'altro tenendo sempre rigorosamente gli occhi chiusi.





Prima di dirigerci a Killarney abbiamo deciso di passare dalla colorata e pittoresca cittadina di Kinsale, tappa forse evitabile ma dovevamo fare contente le donne che desideravano tanto arrivarci!

Siamo arrivati nel Killarney National Park verso l'ora del tramonto e siamo riusciti a vedere prima il caratteristico Ross Castle sulle sponde del lago e poi le scenografiche Torc Waterfall, dove Meme ha trovato l'ispirazione per un'altra affascinante poesia. Peccato esser arrivati stanchi in hotel e dover ripartire presto il giorno successivo, perché la cittadina di Killarney pareva molto carina e passare anche qualche minuto in qualche suo caratteristico pub sarebbe stato divertente.








12 agosto - Da Killarney a Dingle
Per questo giorno avevamo prenotato un'escursione in barca con partenza alle ore 10.00 dal piccolo paese di Ventry, nella penisola di Dingle. Per raggiungere il porticciolo, abbiamo quindi iniziato a percorrere la Wild Atlantic Way, la lunga strada panoramica sulla costa atlantica irlandese.

L'escursione prevedeva la mattinata su un'isola non abitata e il pomeriggio alla ricerca delle balene. Dopo un'ora di navigazione siamo quindi arrivati sulla Great Blasket Island, l'isola più grande e importante delle Isole Blasket, dove siamo stati accolti da una colonia di foche sulla spiaggia! La barca ci avrebbe ripreso alle 14.00 quindi abbiamo avuto tre ore per fare una passeggiata, fare tante foto a questo paesaggio davvero caratteristico e... fare un bagno con le foche! L'acqua era ovviamente freddissima, ma un tiepido sole aveva allontanato tutte le nuvole e non potevamo perderci l'occasione di una brevissima nuotata in un mare così limpido!















Poco tempo per pranzare (grosso errore, mangiare appena prima di risalire sulla barca) e alle 14.00 eravamo già in partenza verso il mare aperto nella speranza di vedere qualche grossa balena. E per fortuna il cielo era diventato totalmente azzurro, come non avevamo ancora visto nei primi giorni di Irlanda.





Subito abbiamo visto qualche delfino e una piccola balenottera, ma per il poco tempo che ci abbiamo dedicato abbiamo percepito che il marinaio aveva intenzione di farci vedere qualcosa più al largo. Presto ci siamo infatti ritrovati in un mare decisamente mosso ad inseguire qualcosa, che da come ci dicevano, doveva essere una grossa megattera. In lontananza vedevamo l'alto soffio che fuoriusciva dal suo dorso ma, complice anche le alte onde, raggiungerla con la nostra barchetta non è stato facile! Nel frattempo Paola e Flavia non sono state bene, soccorse con maestria prima di tutti da Marzia. Il marinaio, anche se inizialmente pareva voler allungare i tempi del rientro pur di raggiungere la balena (o le balene, non lo sapremo mai), venuto a sapere del loro malessere, ha deciso di riportarci al più preso sulla terraferma. Peccato, ma effettivamente anche altri turisti iniziavano ad accusare il continuo su e giù della barca e continuare sarebbe stato un gran rischio. Ma esperienza comunque indimenticabile, per qualcuno in modo positivo... e per qualcuno un po' negativo!


Fortunatamente per le nostre donne, la sera siamo a pochi chilometri da Ventry, a Dingle, cittadina piccola ma molto carina diventata famosa per il delfino "Fungie", qui avvistato per la prima volta nel 1983 e da quel momento rimasto affezionato alle barche della baia. Ci sono tante escursioni per osservarlo, talmente sicure di riuscire a vederlo che pare rimborsino la cifra nel caso il simpatico delfino non si dovesse far vedere.



Da segnalare che in questa località di mare, la cena non può che essere a base di pesce e non potevo che optare per il "fish and chips"!




13 agosto - Da Dingle a Galway
La mattina pioveva e anche forte, ma riesco a farmi la seconda corsetta irlandese, fotografando qua e là le vie della carina Dingle.






La prima tappa del giorno prevedeva una veloce visita alla città di Limerick, ma alla fine abbiamo deciso di far una unica tirata fino alle Cliffs of Moher, le famose scogliere con alte pareti di roccia a picco sul mare dove, tra le altre, hanno anche girato una scena di un film di Harry Potter! Luogo affascinante e mozzafiato, specie allontanandosi dal centro visitatori. Infatti, per ovvie questioni di sicurezza, il Visitor Centre è circondato da un alto parapetto che non fa percepire chissà quali emozioni. Spostandosi anche di solo qualche centinaio di metri, si ottiene però una visuale davvero suggestiva della loro maestosità! Qualcuno ci aveva consigliato di avventurarsi nella parte a destra del centro visitatori, qualcuno verso la parte sinistra. Noi nel dubbio abbiamo fatto un po' di entrambi e, quando si ha del tempo a disposizione, credo sia la cosa migliore.
Che poi in realtà il parapetto ci sarebbe anche fuori dal Visitor Centre, ma praticamente tutti i turisti passeggiano al di sopra del "muretto", a loro rischio e pericolo. Cercando su internet abbiamo letto che sono stati infatti molti gli incidenti mortali avvenuti su questa passeggiata, che effettivamente in vari punti è molto esposta. Fare molta attenzione chi ci dovesse andare con bambini!







Per raggiungere la città di Galway è stato inevitabile attraversare il particolare paesaggio lunare del Burren (termine derivante dal gaelico irlandese che significa "distretto pietroso" o "grande roccia"), un vasto tavolato caratterizzato da una pavimentazione calcarea frammentata da moltissime fessure lineari che formano quindi varie rocce isolate. Abbiamo deciso di fermarci solo nei pressi del Dolmen di Poulnabrone, un'antichissima tomba preistorica risalente al neolitico (tra il 4.200 e il 2.900 a.C.) e costituita da una lastra in pietra 3,6 metri di lunghezza supportata da due sottili lastre poste in verticale.







Ci concediamo anche una brevissima sosta per osservare il Dunguaire Castle da... un prato privato! Presumiamo che le foto artistiche trovate online del castello che si specchia nel lago siano state fatte proprio da quella posizione!





Arrivati a Galway prima di cena, facciamo una delle cose che consigliano di fare in questa cittadina universitaria, cioè passare una serata in un tipico pub irlandese con musica dal vivo e scegliamo il The Skeff Bar. Locale molto carino, musicista davvero bravo, ma man mano che passano le ore ci rendiamo conto che i ragazzi irlandesi hanno un serio problema con l'alcol! Al rientro verso l'appartamento ne abbiamo la conferma, con giovani ridotti davvero male in ogni angolo anche se non è ancora mezzanotte. La cosa è un po' triste ma alla fine della vacanza siamo arrivati alla conclusione che è così più o meno in tutte le città irlandesi.